Forno di Zoldo
Forno di Zoldo è il capoluogo della val Zoldana, un tempo noto, con il vicino paese di Zoldo Alto, come centro per la lavorazione del ferro e luogo in cui è stato creato il primo gelato. Oggi è una rinomata località turistica, che alletta numerosi villeggianti, sia durante la stagione invernale per la sua vicinanza allo Ski Civetta, sia nella stagione estiva per le arrampicate e le vie ferrate sulle cime circostanti.
Forno di Zoldo, attorniato dalle vette del Pelmo e del Civetta, si colloca nei pressi del torrente Maè e come gli altri paesi di questa zona, si caratterizza per la presenza dei tabià, antiche stalle o fienili.
Il nome del paese deriva dai numerosi forni, utilizzati per produrre chiodi, molto richiesti dalla Repubblica di Venezia per le barche e le travature dei moli. Nel paese, ospitato nel palazzo del Capitaniato, troverete il museo del chiodo che conserva documenti sulle fucine e sui forni fusori, e una raccolta di chiodi e attrezzi per la loro realizzazione.
A Forno di Zoldo potrete ammirare, nella chiesa di San Floriano, l’altare delle Anime, la prima opera documentata di Andrea Brustolon, in stile barocco, una sorta di “memento mori” che ricorda che la morte non risparmia nessuno. L’artista non terminò l’opera nei tempi prestabiliti di consegna e questo fatto è documentato dalla frase sul cartiglio in mano a uno dei due scheletri a lato dell’altare: ”La pazienza di Agostino Taset in ciel sarà premiata”.